LA STORIA DELLA CONFRATERNITA

 

La Confraternita del SS. Sudario è un ente ecclesiastico fondato il 25 maggio 1598 con autorizzazione dell’Arcivescovo di Torino Carlo Broglia e successiva approvazione del duca Carlo Emanuele I.

Gli scopi della Confraternita erano e rimangono la diffusione del culto e della devozione alla Sindone e del suo insegnamento sul senso della sofferenza, che condusse ben presto ad un forte impegno in campo sociale. Esso si sviluppò in molteplici iniziative, fra le quali spicca l’attenzione alle donne sole, prevedendo anche la costituzione di doti per consentirne un onesto matrimonio, e l’indirizzamento dei giovani a bottega.

 

Il grande impegno in questo campo tuttavia iniziò nella prima metà del Settecento, quando il re di Sardegna Vittorio Amedeo II, comprendendo le grandi potenzialità del volontariato, stabilì che le confraternite formalizzassero il loro impegno nel campo filantropico-sociale. La Confraternita scelse il complesso impegno verso i malati di mente, grave problema sociale in quanto all’epoca non esistevano strutture per la loro cura e riabilitazione. Nel 1728 Vittorio Amedeo II approvava il progetto presentato per la costruzione di un ospedale e donava un appezzamento di terreno, nell' isolato di sant'Isidoro, posto nel terzo ampliamento della Città, su cui fu costruita la prima struttura per malati di mente degli stati sabaudi, conosciuta poi come “Ospedale dei Pazzerelli”.

 

Nel 1731 viene approvata la costruzione della chiesa, all’epoca concepita solo quale oratorio privato per le esigenze della confraternita e cappella interna dell’ospedale, e quindi priva di apertura sulla strada. Iniziata nel 1734 fu completata in un solo anno.

La chiesa, progettata dal confratello ingegner Mazzone. Essa è costituita da una navata unica con pianta rettangolare, con gli angoli leggermente arrotondati, il lato Est ospita il presbiterio di pianta quadrata. Ai lati del presbiterio si aprono due coretti e due tribune soprastanti vagamente ornate e chiuse da transenne in legno artisticamente scolpite che, a quel tempo, accoglievano i membri della Confraternita.

L’apertura del portone verso la strada per l’ingresso dei fedeli alla chiesa, avvenuta solo nel 1764, ancora una volta fu dovuto all’azione sociale della Confraternita, che offrì al re Carlo Emanuele III la disponibilità dei propri cappellani per l’assistenza religiosa ai militari e alle loro famiglie, residenti nei quartieri militari costruiti a pochi passi dalla Chiesa.

Con l’occasione la chiesa venne completata con un nuovo altare maggiore, oggi perduto, e con l’installazione di due pulpiti, caratteristica della chiesa, che consentivano la predicazione del catechismo nella forma popolare del contraddittorio. Da una parte il predicatore che illustrava la vera dottrina e dall’altra quello che obiettava e criticava, e che, ovviamente, usciva regolarmente sconfitto.

L’apertura impose la realizzazione della facciata, da alcuni attribuita ad un progetto del Paracca, che si ispira al disegno di Amedeo di Castellamonte per la facciata della Sainte-Chapelle di Chambéry. Nel 1770 venne dotata di un campanile progettato dell’ing. Perucca.

La chiesa venne dotata anche di preziosi arredi, molti dei quali andati dispersi durante il periodo di occupazione napoleonica di Torino, cominciato nel 1800 e terminato nel 1814, e durante il quale la Confraternita fu soppressa.

L’organo Concone, settecentesco, disperso durante l’occupazione francese, nel 1859 è stato sostituito da uno strumento realizzato dei fratelli Collino di Pinerolo. Il lungo restauro dello strumento e delle sue parti lignee ha impegnato per alcuni anni la Confraternita che nel 2007 lo ha restituito alla pubblica fruizione.

 

Oggi la Confraternita continua nell’impegno di far conoscere la Sindone attraverso il Museo della Sindone, completamente gestito da volontari, e l’opera del Centro Internazionale di Sindonologia (CIS), organismo che raccoglie esperti di livello internazionale. Il Centro ha il compito di coordinare e promuovere a livello nazionale e internazionale studi e attività divulgative relative alla Sindone, assicurandone il collegamento con la Custodia e la Proprietà.

 

Nel campo sociale nel 1995, riprendendo l’impegno in campo filantropico-sociale, la Confraternita ha dato vita a “Casa Bordino” un centro di ricerca ed intervento sul disagio psichico, che richiamandosi all’antica esperienza dell’ospedale intende dare un sostegno alle persone con disagio psichico e alle loro famiglie. Nel 1998, in stretta collaborazione con il Centro di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria 1 di Torino, il Centro Bordino inizia la propria attività.

 

Nel 1997 iniziano i lavori di realizzazione, nell'ampia e suggestiva Cappella sotterranea della Chiesa del SS. Sudario, della una nuova sede del “Museo della Sindone”, lavori resi possibili grazie ai contributi della Regione Piemonte, della Città e della Provincia di Torino, della Cattolica Assicurazioni e della Camera di Commercio di Torino. La nuova sede del Museo viene ufficialmente inaugurata il 15 aprile 1998.

Nel 1999 è stata costituita l’Associazione Amici del Museo della Sindone che ha per scopo quello di coadiuvare la Confraternita del SS. Sudario ed il Centro Internazionale di Sindonologia nell'opera di tutela e divulgazione del Museo della Sindone ed in particolare nell'azione di rendere possibile e continuativa l'apertura al pubblico del Museo grazie ai propri soci che svolgono le attività come volontari.

Tra il 1992 e il 2002 la chiesa è stata oggetto di vasti e importanti lavori di restauro che hanno riguardato gli affreschi e i dipinti settecenteschi, la facciata, il campanile e la sacrestia, anch’essa settecentesca.

Nel 2009 sono stati realizzati lavori di restauro conservativo del complesso immobiliare in cui trova la propria sede la Chiesa Confraternale, lavori che hanno riguardato, il ripristino della facciata sulla via pubblica dell’immobile, con ripristino delle parti di cornicione e dei “modiglioni” degradati, il ripristino della facciata sul cortile interno, il restauro della facciata della Chiesa con ricupero della colorazione antica degli stucchi del bassorilievo raffigurante la Sindone collocato nel timpano e lavori di manutenzione straordinaria sulla copertura della Chiesa.

Lo scultore Salvatore VITALE ha donato nel 2007 alla Confraternita una sua l’opera artistica in materiale bronzeo denominata: “1997 Salvataggio della Sindone”, da esporre nei locali della Confraternita.

La Confraternita del SS. Sudario ha acquistato nel 2011 dal Sig. Ezio Fonzio 540 fotografie (in termini tecnici “positivi”) originali ed uniche scattate e realizzate nel periodo tra il 1890 ed il 1930 dall’avv. Secondo Pia.Questo corpus di fotografie va ad integrare la collezione di “positivi” già presenti nell'Archivio della Confraternita.

 

Il Progetto di valorizzazione e conservazione dell’archivio dell’avv. Secondo Pia sulla Sacra Sindone e sul territorio, realizzato negli anni 2012-2013, ha comportato il riordino completo dei materiali relativi a Secondo Pia, sia documentali, sia fotografici conservati dall’Ente.

 

Dopo più di quattro secoli la Confraternita del SS. Sudario è ancora in vita perché ha saputo stare al passo con i tempi, senza perdere di vista origini e fondamento della sua istituzione, cioè la Sindone, trovando modi nuovi ed efficaci per porsi al servizio degli “ultimi”, senza dimenticare di essere un’istituzione cittadina.

Le attività di base della Confraternita si esplicano innanzitutto con la Messa mensile (prima domenica del mese) dedicata ai Confratelli, con la celebrazione della Festa della Sindone (il 4 maggio), con le funzioni (Viae Crucis) del periodo quaresimale, con numerosissime conferenze sulla Sindone e incontri nelle scuole, con la partecipazione alle devozioni di altre Confraternite e alle processioni cittadine (la Consolata, il Corpus Domini, la B.V. del Rosario), con l’esercizio della carità attraverso varie forme di volontariato e di fraterna solidarietà, e naturalmente con la conduzione e gestione del Museo della Sindone. 

Tra le iniziative ricorrenti, “Gli Incontri al Santo Sudario”, conferenze a tema teologico o sociale, che si tengono solitamente nei primi quattro lunedì del mese di maggio, in collaborazione con il Centro Internazionale di Sindonologia. Nel maggio 2011 il tema è stato “Alla ricerca di Dio”, nel 2012 “Etica cristiana”, nel 2013 “Un corpo mi hai dato” (immagine sindonica del Corpo di Cristo), nel 2014 “Il matrimonio cristiano in sofferenza?”, nel 2016 "cosa crede,chi crede".

Iniziativa importante e nuova è stato il concorso letterario svolto nel 2015 che ha avuto oltre 100 partecipanti nelle sezioni di poesia e prosa sul tema "La Sindone" bandito in occasione della Solenne Ostensione.

Una particolare menzione alla Festa della Madonna di Guadalupe, che si svolge nella domenica più prossima al 12 dicembre. Questa festa, che la Confraternita celebra dal 2010, ha inizio nel momento in cui è pervenuta la riproduzione del quadro della Madonna di Guadalupe donato dall’Arcivescovo di Città del Messico all’Arcivescovo di Torino e da questi concesso alla Chiesa del SS. Sudario.

Contatti:

Confraternita del SS. Sudario e Museo della Sindone

Via San Domenico, 28 

10122 Torino (ITALIA)

Tel. +39 011.4365832 - Fax +39 011.4319275

confraternita@sindone.org                           museo@sindone.org

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